Miami Open 2017: il report completo nel viaggio del Maestro Sandro Massei

Due settimane indimenticabili a Miami, vissute fra Crandon Park, gli incontri del Miami Open Masters 1000, le prestazioni pazzesche di Roger Federer, tornato a deliziare i presenti con le sue giocate che, anche per me che l’ho visto giocare tante volte, che ho respirato tennis per tutta la mia vita, sono difficili non solo da spiegare a qualcuno, ma anche solo da immaginare. E invece, dopo che anni fa alcuni giornalisti “superpreparati” lo davano per “finito”, a quasi 36 anni Roger è apparso più sicuro che mai, superando situazioni disperate come i due match point contro Tomas Berdich, partita che ho avuto l’emozione e l’onore di vivere dall’interno del Box di Tomas Berdich, stando al fianco di quella che per me è un’altra leggenda, Goran Ivanisevic, lui stesso a volte incredulo per le soluzioni di Roger, o ancora il match epico contro Nick Kyrgios in semifinale vinto dopo oltre tre ore indimenticabili per 76 67 76

Sono arrivato a Miami domenica 26 marzo, ho seguito gli incontri a partire dal lunedi’ 27. Alcuni dei match che ho potuto seguire lunedi:

  • Tomas Berdich vs Gilles Muller 64 76
  • Fabio Fognini vs Donald Young 60 64
  • Caroline Wozniacki vs Garbine Muguruza 76 ret’d
  • Roger Federer vs J.Martin Del Potro 63 64
  • Nadal R. vs Mahut N. 64 76
  • A. Zverev vs John Isner 67 76 76
  • Stan Wawrinka vs Malek Jaziry 63 64
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Tomas Berdich
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Federer vs Del Potro
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R. Federer

altri match, alcuni davvero incredibili, che ho potuto seguire:

  • Mannarino A. vs Coric B. 64 26 76
  •  Bautista Agut R. vs Querrey S. 36 62 63
  • Berdich t. vs Mannarino A. 63 75
  • Kyrgios N. vs Zverev A 46 62 61
  • Federer R. vs Berdich T 62 36 76
  • Nadal R. vs Fognini F. 61 75 semifinale
  • Federer R. vs Kyrgios N. 76 67 76 semifinale
  • Wozniacki C. vs Konta J.  46 36 (finale)
  • Federer R vs Nadal R. 63 64 Finale

 

Difficile raccontare tutti gli incontri e le emozioni vissute potendo stare a stretto contatto con diversi campioni. Fra tutte direi che la più emozionante è stato il quarto di finale fra Roger Federer e Tomas Berdich, vissuto come ho già detto dal box di Tomas nel quale il ceco ha avuto due match point ma ha finito per perdere contro Roger Federer.

BERDYCH-MASSEI

 

Alla fine approdano in finale Federer contro Nadal, la finale che tutti qui a Miami avrebbero desiderato, infatti non c’era neanche un biglietto invenduto. Il resto lo sapete, con Roger che è uscito vittorioso in match giocato tutto d’anticipo, nel quale Nadal ci ha provato ma non è riuscito a far arretrare Roger come invece gli riusciva qualche anno fa.

Ma la mia esperienza a Miami è stata anche lavoro. Ho potuto collaborare per diversi giorni con i nuovi coach di Piercarlo Usai, americano di origini sarde che si sta affacciando all’attività internazionale a livello ITF allenato dal coach Paraguayano Pedro Caniza e Guillermo Alcorta ex giocatore ATP con all’attivo vittorie su giocatori illustri come ad esempio due anni fa su Steve Johnson, attuale numero 25 ATP e vincitore proprio ieri del torneo di Houston su Tomaz Bellucci. Per me una incredibile occasione per stare in campo e interagire con professionisti di altissimo livello dai quali puoi solo imparare, e dai quali, come diciamo sempre, si puo’ trarre un valido insegnamento non solo come tecnica o tattica, ma soprattutto come umiltà e cultura del lavoro e voglia di faticare e sudare. Pensate che Piercarlo, che avevo allenato all’Ipertennis l’estate scorsa, ora è miglioratissimo e si allena sei ore al giorno a ritmi impressionanti per avere 15 anni. Ma alla fine di ogni allenamento bisogna quasi “frenarlo” tanta è la voglia di allenarsi ancora e ancora. Davvero una bellissima esperienza. Piercarlo verrà a trovarci all’Ipertennis col suo coach nel mese di giugno e farà alcuni tornei in Europa.

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