Due settimane indimenticabili a Miami, vissute fra Crandon Park, gli incontri del Miami Open Masters 1000, le prestazioni pazzesche di Roger Federer, tornato a deliziare i presenti con le sue giocate che, anche per me che l’ho visto giocare tante volte, che ho respirato tennis per tutta la mia vita, sono difficili non solo da spiegare a qualcuno, ma anche solo da immaginare. E invece, dopo che anni fa alcuni giornalisti “superpreparati” lo davano per “finito”, a quasi 36 anni Roger è apparso più sicuro che mai, superando situazioni disperate come i due match point contro Tomas Berdich, partita che ho avuto l’emozione e l’onore di vivere dall’interno del Box di Tomas Berdich, stando al fianco di quella che per me è un’altra leggenda, Goran Ivanisevic, lui stesso a volte incredulo per le soluzioni di Roger, o ancora il match epico contro Nick Kyrgios in semifinale vinto dopo oltre tre ore indimenticabili per 76 67 76
Sono arrivato a Miami domenica 26 marzo, ho seguito gli incontri a partire dal lunedi’ 27. Alcuni dei match che ho potuto seguire lunedi:
- Tomas Berdich vs Gilles Muller 64 76
- Fabio Fognini vs Donald Young 60 64
- Caroline Wozniacki vs Garbine Muguruza 76 ret’d
- Roger Federer vs J.Martin Del Potro 63 64
- Nadal R. vs Mahut N. 64 76
- A. Zverev vs John Isner 67 76 76
- Stan Wawrinka vs Malek Jaziry 63 64



altri match, alcuni davvero incredibili, che ho potuto seguire:
- Mannarino A. vs Coric B. 64 26 76
- Bautista Agut R. vs Querrey S. 36 62 63
- Berdich t. vs Mannarino A. 63 75
- Kyrgios N. vs Zverev A 46 62 61
- Federer R. vs Berdich T 62 36 76
- Nadal R. vs Fognini F. 61 75 semifinale
- Federer R. vs Kyrgios N. 76 67 76 semifinale
- Wozniacki C. vs Konta J. 46 36 (finale)
- Federer R vs Nadal R. 63 64 Finale
Difficile raccontare tutti gli incontri e le emozioni vissute potendo stare a stretto contatto con diversi campioni. Fra tutte direi che la più emozionante è stato il quarto di finale fra Roger Federer e Tomas Berdich, vissuto come ho già detto dal box di Tomas nel quale il ceco ha avuto due match point ma ha finito per perdere contro Roger Federer.
Alla fine approdano in finale Federer contro Nadal, la finale che tutti qui a Miami avrebbero desiderato, infatti non c’era neanche un biglietto invenduto. Il resto lo sapete, con Roger che è uscito vittorioso in match giocato tutto d’anticipo, nel quale Nadal ci ha provato ma non è riuscito a far arretrare Roger come invece gli riusciva qualche anno fa.
Ma la mia esperienza a Miami è stata anche lavoro. Ho potuto collaborare per diversi giorni con i nuovi coach di Piercarlo Usai, americano di origini sarde che si sta affacciando all’attività internazionale a livello ITF allenato dal coach Paraguayano Pedro Caniza e Guillermo Alcorta ex giocatore ATP con all’attivo vittorie su giocatori illustri come ad esempio due anni fa su Steve Johnson, attuale numero 25 ATP e vincitore proprio ieri del torneo di Houston su Tomaz Bellucci. Per me una incredibile occasione per stare in campo e interagire con professionisti di altissimo livello dai quali puoi solo imparare, e dai quali, come diciamo sempre, si puo’ trarre un valido insegnamento non solo come tecnica o tattica, ma soprattutto come umiltà e cultura del lavoro e voglia di faticare e sudare. Pensate che Piercarlo, che avevo allenato all’Ipertennis l’estate scorsa, ora è miglioratissimo e si allena sei ore al giorno a ritmi impressionanti per avere 15 anni. Ma alla fine di ogni allenamento bisogna quasi “frenarlo” tanta è la voglia di allenarsi ancora e ancora. Davvero una bellissima esperienza. Piercarlo verrà a trovarci all’Ipertennis col suo coach nel mese di giugno e farà alcuni tornei in Europa.